Alla fine degli anni '60 c'era sempre meno lavoro per i mulini a gestione familiare e una dopo l'altra le grandi ruote idrauliche, che per secoli avevano garantito la macina dei cereali nel Sile, iniziarono a girare a vuoto.
Nel 1979 fu la volta dell'ultimo erede dell'antica dinastia dei mugnai Granello “Benetin” a chiudere il suo mulino situato in uno dei punti più suggestivi del fiume.
Assieme ai mulini, anche i ponticelli in legno che da sempre ne permettevano l'accesso furono per anni abbandonati al loro destino.
Per restare al tratto fra
Treviso e Quinto, la passerella più vicina alla
città, quella di Mure alle spalle dell'aeroporto militare, venne sostituita - dopo lunghe battaglie dei residenti - da
un solido (ma orribile) ponte in cemento-asfalto.
La più lontana, cioè quella di via Nogarè, da una parte fu integralmente restaurata (tratto che attraversa il fiume con accesso da Quinto), dall'altra (lato Canizzano, comune di Treviso) fu invece sottoposta a un graduale processo di privatizzazione che, proprio oggi che si parla tanto di percorsi ciclo-pedonali, ne rende impossibile l'utilizzo.
A me pare l'ennesimo e arrogante esempio di appropriazione privata di un bene pubblico.
Che poi il tutto sia avvenuto nel pieno rispetto della legge, non per questo cambio il mio giudizio di valore.
NB - Fra l'altro nella realizzazione in via Nogarè del "Borgo ai Mulini" di Canizzano ricavato dall'ex mulino Granello e adiacenze si è finto che non esistesse un altro problema: l'ingombrante vicinanza con l'aeroporto Canova e il continuo passaggio di aerei a brevissima distanza.
Così il danno è stato duplice: pubblico perché si è chiuso l'attraversamento del fiume e privato perché il valore degli immobili - pur costruiti con ottime soluzioni architettoniche - non può che risentirne.
Ritengo che se la passerella di via Nogarè fosse riaperta al pubblico e inserita a tutti gli effetti nei percorsi ciclo-pedonali previsti dal Parco del Sile molte più persone potrebbero rendersi conto di come siano sacrosante le lotte del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso.
La più lontana, cioè quella di via Nogarè, da una parte fu integralmente restaurata (tratto che attraversa il fiume con accesso da Quinto), dall'altra (lato Canizzano, comune di Treviso) fu invece sottoposta a un graduale processo di privatizzazione che, proprio oggi che si parla tanto di percorsi ciclo-pedonali, ne rende impossibile l'utilizzo.
La passerella sul Sile di via Nogarè
(al confine fra Quinto e Treviso) nel 1984,
prima del Parco, quando era vecchia ma praticabile.
(Foto di Nino Botter)
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La passerella nel 2013. In buono stato, ma non praticabile
perché il pubblico accesso è proibito in entrambe le sponde del fiume.
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Così il danno è stato duplice: pubblico perché si è chiuso l'attraversamento del fiume e privato perché il valore degli immobili - pur costruiti con ottime soluzioni architettoniche - non può che risentirne.
Ritengo che se la passerella di via Nogarè fosse riaperta al pubblico e inserita a tutti gli effetti nei percorsi ciclo-pedonali previsti dal Parco del Sile molte più persone potrebbero rendersi conto di come siano sacrosante le lotte del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso.
Video
Il 13 gennaio 2017 è intervenuta sulla questione la tribuna di Treviso, con un articolo di Alessandro Bozzi Valenti che sottolinea l'indignazione di un ottantenne abitante del luogo - Pietro Scattolin - che, malgrado reiterate richieste alle "autorità", finora non è riuscito ad ottenere altro che promesse. La passerella continua infatti a rimanere chiusa.
(Mio commento) - Una soluzione, per sbloccare l'impasse, potrebbe essere la riapertura della passerella solo di giorno e la sua chiusura notturna. Un semplice timer risolverebbe il tutto. Se ci fosse la volontà.
Soluzione analoga, peraltro, è stata già attuata per il vicoletto nel retro dell'abside del duomo di Treviso, vicolo Duomo, che congiunge il Calmaggiore con via Canoniche.
L'articolo di Alessandro Bozzi Valenti sulla antica e pubblica passerella dei mulini sul Sile di via Nogarè fra Quinto di Treviso e Canizzano, ora privatizzata. |
Nuovo articolo sulla Tribuna di Alessandro Bozzi Valenti, domenica 3 dicembre 2017.
Chissà che a forza di battere e ribattere qualcosa si muova.
I miei complimenti al giovane cronista per la sua appassionata testardaggine.
Alessandro Bozzi Valenti continua su La Tribuna di Treviso la sua campagna per la riapertura al pubblico della secolare passerella sul Sile di via Nogarè, fra Quinto e Canizzano. (Ex mulini Granello "Benetin"). |