domenica 30 settembre 2012

Gian Antonio Cibotto, Il Gazzettino, 2006 - Giorgio Barbieri, La Provincia di Cremona, 2016


Gian Antonio Cibotto,
Il Gazzettino, edizione di Rovigo 
Domenica, 12 Marzo 2006


SALOTTO POLESANO
SUL BURCIO DEI BARCARI DEL PO
di G. ANTONIO CIBOTTO

Un amico che ha la passione del nostro Delta, dove si affaccia ogni tanto catturato dal vezzo della pesca (l'illusione dello storione l'ha tuttavia abbandonato), mi ha inviato in dono dalla provincia di Treviso un nobile libercolo intitolato "Navigare sul Po", illuminato da una stupenda foto accompagnata dalla spiegazione: "Storia di una famiglia di barcari". Vale a dire i Gnan, dei quali vengono riportate le auree (non è una esagerazione) testimonianze, raccolte da Camillo Pavan, del padre Attilio e della madre Maria Toffolo, compreso il periodo in terra belga con lui minatore nel pozzo di Goutroux. Un'esperienza negativa dalla quale è fuggito ritornando in terra polesana dove ha ripreso a navigare con un bel burcio motorizzato di nome Maria Giuliana, al quale per ricordo dei suoi anni di miniera ha dato poi il nome di Charleroi. Il felice ritorno è durato fino al 1. marzo del '70, quando una domenica di fine marzo nel calare l'antenna della radio un colpo di vento gli ha fatto sfuggire la presa e un'asta di cinque metri l'ha colpito alla testa. Dopo la sua morte è iniziata la stagione del figlio Adriano, che è stato assunto nel '71 e rimasto sul Po fino al marzo 2004. Per capire la felicità che provava lungo il fiume, dove è stato l'ultimo erede di una famiglia di barcari polesani (Gnan Trivèa) che da almeno duecento anni navigava sulle acque del Po, basta riportare una sua frase: «Il Po, per me, è stato un banco di prova, il fiume che mi ha impegnato su tutti e quello che ho amato più di tutti». Alla quale, per dare un'idea della singolare qualità del libro, non sarà male forse aggiungere la chiusura di "Navigare sul Po": «Dai burci di legno alle moderne chiatte, dall'emigrazione del dopoguerra all'alluvione del cinquantuno: sessant'anni di storia, vita e lavoro nel racconto in presa diretta degli ultimi eredi di un'antica famiglia di barcaioli di Donada».


Giorgio Barbieri, La Provincia di Cremona, 1 luglio 2016

Giorgio Barbieri, La Provincia di Cremona, recensione di Navigare sul Po

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